Quale era la probabilità di avere quattro giocatrici americane nelle semifinali degli US Open 2017?

di Stephanie Kovalchik // OnTheT

Pubblicato l’8 settembre 2017 – Traduzione di Edoardo Salvati

Per la prima volta dopo 36 anni, le semifinali del singolare femminile degli US Open 2017 saranno un affare solo americano. Quale era la probabilità di un esito di portata storica come questo?

Due semifinali tutte americane

Se in molti si sono lamentati della monotonia degli incontri di singolare maschile, il tabellone femminile non ha invece disatteso. Tra i momenti più eccitanti, almeno per i tifosi americani, c’è senza dubbio la trasformazione da parte di Madison Keys del secondo match point nell’ultimo dei quarti di finale femminili, che ha assicurato appunto due semifinali tra giocatrici solo degli Stati Uniti, cioè – oltre a Keys – Venus Williams, Sloane Stephens e CoCo Vandeweghe.

Per la prima volta dal 1981 ci saranno solo bandiere americane accanto al nome delle semifinaliste. E con Williams l’unica ad aver già vinto un titolo dello Slam, c’è una buona probabilità di vedere un nuovo nome nell’elenco delle campionesse degli US Open.

Raggiungere questo traguardo a 36 anni di distanza non è frutto del caso. Per poter battere le avversarie di cinque turni di partite in un tabellone a eliminazione diretta con 128 partecipanti, è richiesta la presenza di forti giocatrici americane in ciascun quarto. Sembra quindi che trovare talento americano a ogni livello sia stata la condizione necessaria.

23 giocatrici americane nel tabellone principale

Ventitré giocatrici americane erano iscritte al tabellone principale degli US Open 2017. Nel tennis, uno sport di provenienza sempre più globale, si tratta di una fetta significativa per una singola nazione in uno Slam, anche se questo vale solo a partire dal nuovo millennio.

Infatti, come mostra l’immagine 1, era abbastanza frequente negli anni ’80 avere almeno il 50% del campo partecipanti rappresentato da giocatrici degli Stati Uniti. Da quel momento però la tendenza è precipitata. In molti anni dell’ultima decade, il numero di giocatrici americane nel singolare femminile non è mai stato superiore a 20.

IMMAGINE 1 – Andamento della presenza di giocatrici americane agli US Open

Rispetto al 1981, quando la composizione del tabellone era pesantemente sbilanciata a favore degli Stati Uniti, avere oggi semifinali di sole giocatrici americane è un risultato notevole. Le 23 giocatrici sono poca cosa se paragonate alle 78 del 1981, ma è importante sottolineare che si è di fronte a un valore massimo nella tendenza di crescita delle americane agli US Open dal 2010. È un’altra indicazione della profondità del movimento femminile americano.

Una probabilità su quattromila

Il tabellone femminile degli US Open è di certo speciale per molti motivi. Ma lo è anche da un punto di vista statistico? Quanto sono stati fortunati i tifosi locali a ricevere due semifinali tra giocatrici americane?

Possiamo farci un’idea della probabilità di accadimento di un anno record come gli US Open 2017 simulando gli esiti più probabili del tabellone femminile attraverso le valutazioni Elo delle giocatrici. Su 100.000 simulazioni, due semifinali tutte americane si sono verificate solo ventisette volte, in altre parole con una probabilità su quattromila. E in quattordici delle ventisette volte, quindi poco più del 50%, le semifinaliste sono state esattamente le quattro giocatrici protagoniste.

I tifosi americani di tennis che si godranno lo spettacolo del fine settimana conclusivo agli US Open hanno due ragioni in più per sentirsi fortunati.

Il codice e i dati dell’analisi sono disponibili qui.

What Were the Odds of an All-American Women’s SF at the US Open?