Un po’ di ironia con il rapporto nei punti al servizio

di Jeff Sackmann // TennisAbstract

Pubblicato il 14 settembre 2017 – Traduzione di Edoardo Salvati

Nella vittoria a senso unico della finale degli US Open 2017 contro Kevin Anderson, Rafael Nadal non ha dovuto affrontare una sola palla break. Anderson non è nemmeno riuscito ad arrivare a molte situazioni di parità sul servizio di Nadal il quale, invece, ha costantemente messo pressione al suo avversario nei game alla risposta.

Questo ha determinato un rapporto inusuale: Anderson ha dovuto giocare molti più punti al servizio di quanto abbia fatto Nadal, nonostante entrambi abbiano giocato al servizio lo stesso numero di game. Nadal ha servito per 72 volte contro le 108 di Anderson, con un rapporto di 2/3 o, arrotondando, 0.67. Nel mio ultimo podcast, ho ipotizzato che questo rapporto nei punti al servizio è un comodo strumento per individuare il vincitore: se un giocatore supera i suoi game al servizio molto più velocemente dell’altro, probabilmente è perché, a differenza dell’avversario, sta tenendo facilmente il servizio.

Di solito è un valore intorno allo 0.96

Non è la migliore ipotesi che abbia mai formulato. È vera, ma non di un margine dirompente. In media, in una partita del circuito maschile il rapporto tra i punti giocati al servizio dal vincitore e i punti giocati al servizio dallo sconfitto è 0.96, che vorrebbe dire che Nadal ha servito 88 volte contro le 92 di Anderson. Il vincitore serve meno punti al servizio nel 57% delle partite. Con questo, potremmo aver trovato la prossima Chiave del Match di IBM!

Invece di scoprire una modalità di rappresentazione del successo effettivamente utile nella più basilare delle statistiche relative a una partita, siamo incappati nell’ennesimo risultato da aggiungere all’elenco delle imprese estreme di Nadal.

Delle circa 13.000 partite completate nei tornei Slam dal 1991, solo 147 vincitori – a malapena l’1% – hanno avuto un rapporto nei punti al servizio inferiore a 0.67. Delle 106 finali di cui sono disponibili dati, il valore di Nadal nella finale degli US Open 2017 è il più basso in assoluto. Ha battuto di poco lo 0.68 ottenuto da Federer nella finale degli Australian Open 2017 contro Fernando Gonzalez.

Una statistica su una stranezza che comunica poco

Si scopre inoltre che il rapporto nei punti al servizio è più da imputare al caso che altro, per Nadal quanto complessivamente per gli altri giocatori. In otto delle sue sedici vittorie negli Slam il rapporto è stato inferiore a 1.0, uguale a 1.0 in una e superiore a 1.0 nelle rimanenti sette. La sua media è un anonimo 0.98.

Ci siamo quindi: in una sola settimana, abbiamo osservato una stranezza, elaborato una statistica che la catturasse, e concluso che non comunica granché. E poi si parla di statistiche nel tennis!

Fun With Service Point Ratios